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WINE PROGRESS GIRL





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LEGGENDA


Le leggende identificano nel Vicino Oriente l’area in cui iniziò il processo di coltivazione e domesticazione della vite e di produzione di vino. Gli scavi archeologici sui monti Zagros (tra gli attuali Iran e Iraq), che hanno rivelato i più antichi strumenti legati alla produzione del vino, lo confermerebbero.

Da questa zona, tra il 3500 e il 3000 a. C., il vino si diffuse nelle regioni adiacenti – Egitto e Bassa Mesopotamia – e prima del 2200 a. C. giunse a Creta e quindi in Grecia

Nell’ambito della civiltà micenea, fiorita in Grecia tra XIV e XII sec. a. C., il vino era considerato un bene prezioso. Più ampio il suo utilizzo nell’epica omerica dove oltre che nelle cerimonie religiose, compare nei riti funerari, nei giuramenti e in occasione di banchetti.

Dopo il crollo della civiltà micenea, il consumo di vino greco, superiore per qualità, si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo unitamente al culto di Dioniso, ben presto integrato nelle varie religioni locali (in Etruria era identificato con la divinità agreste Fufluns e i Romani lo chiamarono Bacco), protagonista in tutte le feste che celebravano il rinnovamento della natura e la fecondità della terra. Nella pittura vascolare greca ebbero grande diffusione le scene di simposio (banchetti) e le raffigurazioni di Dioniso seguito da un numeroso corteggio di menadi, satiri e sileni, spesso colti nell’atto di vendemmiare. Dipinto a figure nere su kylix da Vulci, del 540 a.C. circa Dioniso è effigiato mentre attraversa il mare su una nave. La leggenda vuole che il dio, rapito dai pirati, avrebbe fermato la nave con i tralci della vite e trasformato i remi in serpenti. I marinai terrorizzati si sarebbero lanciati in mare, mutandosi in delfini e liberando così il dio.

La civiltà Romana avrebbe diffuso l’uso del vino e il culto di Dioniso/Bacco in tutti i territori del suo vasto impero e la sua figura, da allora, ha attraversato i secoli, sempre legata strettamente alle celebrazioni del vino. Anche nelle statue del Parco Ducale di Parma, scolpite da Jean Baptiste Boudard (1710-1768) nel XVIII secolo, Bacco è raffigurato con una corona di pampini e grappoli d’uva, rinnovando così l’immagine della mitologia greca.




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STORIA



La storia del vino inizia quando, in epoche preistoriche, l'uomo scopre che dell'uva conservata troppo a lungo in una giara fermenta e cambia di sapore. Ciò avviene in oriente, dagli 8000 ai 6000 anni fa;Numerosi geroglifici illustrano inoltre come si produceva il vino nell'antico Egitto.Con i Greci e i Fenici il vino arriva in Europa. La citazione ed il rilievo dato al vino nel racconto dei poemi omerici testimonia ampiamente la funzione e l'importanza della squisita bevanda nella società dell'epoca.Con l'Impero romano la produzione vinicola conosce uno sviluppo senza  eguali.In questi secoli la Francia raggiunge il primato nella produzione di grandi vini.
Con l'era moderna le tecniche vitivinicole migliorano.L'evoluzione tecnologica nella lavorazione del vetro fa sì che le bottiglie siano sempre più perfette. La scoperta del sughero per sigillarle rende la conservazione più sicura.
La rivoluzione industriale cambia anche il mondo del vino. Con le nuove tecniche di refrigerazione anche paesi caldi come la California e l'Australia iniziano a produrre vini eccellenti, grazie anche a uve di ottima qualità.