Le Origini
Le origini del vino sono talmente tanto antiche da
affondare nella leggenda addirittura si dice che Noè, avendo inventato il vino,
pensò bene di salvare la Vite dal diluvio universale riservandole un posto
sicuro nella sua Arca. La vite è originaria dell'India e nel terzo millennio
a.C. si è diffusa prima in Asia e in seguito nel bacino del Mediterraneo. Nell'antico
Egitto la pratica della vinificazione era talmente consolidata che nel corredo
funebre del re Tutankamon (1339 a.C.) erano incluse delle anfore contenenti
vino. Dall'Egitto la pratica della vinificazione si diffuse presso gli Ebrei,
gli Arabi e i Greci che dedicarono al vino una divinità: Dionisio, Dio della
convivialità. Il vino ha anche
contribuito alla nascita dell'Impero Romano: i romani erano a conoscenza delle
proprietà battericida del vino e come consuetudine lo portavano nelle loro campagne
come bevanda dei legionari, furono i primi ad introdurre il concetto di
“annata” e “invecchiamento”. La nascita
del Cristianesimo e il conseguente declino dell'Impero Romano, segna l'inizio
di un periodo buio per il vino, accusato di portare ebbrezza e piacere
effimero. Bisognerà attendere il Rinascimento per restituire al vino il suo
ruolo di protagonista della cultura occidentale. Nel diciannovesimo secolo il vino
diviene oggetto di ricerca scientifica per le sue qualità benefiche: riduce i
rischi di malattie cardiache per la presenza di piccole quantità di sostanze
con proprietà ipocolesterinizzante.
|

|